sabato 2 maggio 2015

URLANDO DI RABBIOSO DOLORE


Francesco Giorgi, mio padre

E' morto il 3 maggio di tanti anni fa. Era mio padre. Era un grand'uomo. Era la mia certezza, la mia forza, il mio domani. 
Se n'è andato e io lo cerco ogni giorno nelle piccole cose della vita. 
Se n'è andato quel 3 maggio e la prima cosa che ho pensato è stata "non potrò più parlare con lui". 
In quel momento non ho pianto. Ma sono riuscita a farlo altre mille volte, come quel giorno in cui ho letto una poesia di mia madre, dedicata a lui, al suo Francesco. 
Ho pianto. E piango tuttora ogni volta che la leggo, perché in ogni parola c'è un grande, rabbioso dolore...


URLANDO  DI   RABBIOSO  DOLORE
di  Gabriella  Izzo  Giorgi
da “Quaderni di poesia  - Il Calamaio”, Collezione di letteratura Arianna, 
Book editore.


Quando
la veste che ti teneva
unita
si è strappata,
urlando
di rabbioso dolore
ho visto uscire
a poco a poco
la tua vita.

Abbandonata
sta la veste vuota
sulla sedia ed
io in silenzio
la sfioro appassionata
con le dita.