domenica 6 ottobre 2019

Grazia Marrapodi Lamma: Artista e Femminista




Oggi vi presento un'amica artista e attivista femminista: Grazia Marrapodi Lamma, nata a Borgosesia (VC), il 18 agosto 1962.
Si è sempre dedicata a due attività fondamentali, da una parte costante della sua vita è stato l’impegno sociale (Femminismo e Diritti Umani), dall’altra parte è sempre stata affascinata dall’Arte. In questo senso, quando ha sentito vigere in lei l’esigenza di rappresentare il proprio “Mondo”, ha deciso anche grazie all’aiuto e consiglio di alcuni amici di passare dal ruolo di spettatrice ad artista. Le sue opere, vogliono indicare il senso di un’esperienza che si misura con i grandi valori dell’Occidente e dell’Oriente: la Libertà, la Giustizia, la Verità, l’andare Oltre, le Discipline Esoteriche, le Lotte Femministe… In una parola il suo “Mondo”, vuole essere GIUSTO, EQUO E SOLIDALE. Ha partecipato a numerose collettive e due personali e contestualmente ricevuto numerose critiche e recensioni. Dall’astrattismo e dal simbolico ha preso molteplici spunti, ma la sua tecnica può essere definita anarchica, infatti Grazia Marrapodi Lamma utilizza gli stilemi delle varie scuole pittoriche, ma in un’ottica del tutto “personale”. Cosa si propone? Di interessare, suscitare pensieri differenti, fuori da canoni ed emozioni… E se Aristotele disse: “La Filosofia nasce dalla Meraviglia” , l’Arte nasce dalla Favola.














lunedì 21 gennaio 2019

MEMORIE DI ADELINA GUADAGNUCCI. Un libro di Angela Maria Fruzzetti




Venerdì 25 gennaio, dalle ore 8.30, presso l'Istituto Professionale di Stato "G. Minuto" di Marina di Massa, si terrà un evento dedicato alla MEMORIA.
Il testo educativo di discussione e confronto sarà il libro  "Memorie di Adelina Guadagnucci. La mia vita per l'istituto Pedroni" di Angela Maria Fruzzetti, giornalista, scrittrice, poetessa, attivista antiviolenza.
Adelina Guadagnucci è "ambasciatrice di Pace": un'insegnante elementare che diventò la "mamma" di quarantatre bambini orfani di guerra.

L'Evento è a cura di Associazione Eventi sul Frigido, Massa. 
Intervengono:
Imo Furfori, professore insegnante di scuola secondaria
Mirella Cocchi, Commissione P.O. Regione Toscana
Angela Maria Fruzzetti, autrice del libro "Memorie di Adelina Guadagnucci"
Barbara Giorgi, blogger
Marco Alberti, cantautore
Silvio Riccardi, Ricordo di Adelina Guadagnucci
Studenti del Consiglio d'Istituto G.Minuto


Di seguito una bellissima pagina del libro, contenente le "riflessioni" di Adelina Guadagnucci.

"Perché Adelina, giovane, bella, colta, ha scelto di fare da madre a quarantatre orfani di guerra?
Mia madre aveva trentadue anni quando rimase vedova, sola con sette orfani da crescere.
Avevo trentadue anni quando sola, ho deciso di diventare mamma di quarantatre bambini, orfani di guerra. Ecco la spiegazione!
Al  posto del Pedroni, oggi sorge un istituto per tossicodipendenti. Si chiama “La Crisalide”.
Oggi la guerra si combatte anche su altri  fronti. I tempi sono mutati, velocemente. Ma il Pedroni non è morto, ha messo le radici dentro il cuore e le memorie di quanti hanno trascorso in quel luogo alcuni anni della loro vita.
E io ci sono. Ci sono a fianco di quei bambini soli, eredi di una violenza difficile da estirpare. Ho voluto consegnare a quei ragazzi i miei sogni repressi, i valori di pace, di giustizia, di fraternità, di libertà,  beni preziosi custoditi dentro un bagaglio che mi trascinavo appresso come la mia ombra. E ho voluto  svuotarlo lì, tra le pareti di quella nuda caserma, sotto lo sguardo affamato di una  nidiata di piccoli che cercavano, spauriti, un po’ di  calore, un po’ d’amore. Ho reciso, come messaggera di pace, quel cordone ombelicale che li legava ad un mondo di odio e di sangue. Ho rinunciato alla mia vita per riscattare quel pugno di libertà che mi era stata negata, gettandone i semi nelle piaghe ancora vive di quelle innocenti vittime di una guerra crudele. Ma non voglio onori, né glorie.
Per me è stato tutto così naturale, così spontaneo. E’ stato come seguire un solco che qualcuno aveva già tracciato affinché lo riconoscessi!
Io, io  sono orfana! Come posso voltare le spalle a quei ragazzi?  La verità è  dietro una porta che sta lì, nell'ombra, in un angolo inesplorato della mia mente.
Ora so. So di essere stata capace di fare la madre a quei figli perché io, inconsciamente, ho  ritrovato lei,  mia madre, ricollegando quel filo che  aveva snodato e lasciato lì,  affinché  lo
riconoscessi e lo seguissi.
Non è stato tutto facile. Ma in quel momento ho riassaporato l’entusiasmo e la voglia di gridare la mia verità al mondo.
Grazie, madre mia, per l’inestimabile eredità che mi hai lasciato.
Ne è valsa la pena."


Da "Memorie di Adelina Guadagnucci. La mia vita per l'istituto Pedroni" di Angela Maria Fruzzetti.