Intervista a ILARIA
DALLE LUCHE JONES
Ilaria è bionda, solare, esplosiva, coinvolgente.
Ci conosciamo da un po' di tempo, ma mi sembra di conoscerla da sempre, perché
lei ti trascina dentro il suo mondo e ti coinvolge con le parole, il sorriso,
lo sguardo.
E' un piacere ascoltarla durante le presentazioni dei suoi libri... peccato
non poterlo fare ora, in tempi di Covid.
Peccato davvero perché è uscito il suo ultimo libro, "Mi fidanzo
giovedì", Porto Seguro Editore.
Noi, le sue lettrici, attendiamo di vederla presto in libreria, per farci
affascinare dalle sue idee sul mondo femminile e maschile, sui rapporti
d'amore, sugli incontri-scontri della vita di coppia, sul sentire delle
donne... e tanto altro.
Intanto, ho pensato di rubarle qualche pensiero, facendo due chiacchiere
tra amiche.
Ciao
Ilaria. Se dovessi raccontarti, cosa potresti dire di te?
Non è facile
raccontarsi. Io spesso lascio che lo facciano gli altri, perché colgono
sfumature che a me sfuggono. Però posso dirti che mi ritengo una donna che
ha ancora voglia di scoprire un sacco di cose, che cerca di essere
coraggiosa ma che ogni tanto si scopre fragile. E che sogna di innamorarsi
perdutamente... follia! Però sognare fa bene al cuore.
Tu sei
una donna piena di vita, esplosiva, coinvolgente e al contempo anche molto
sensibile e riflessiva. E’ questo compendio di emozioni che ti porta a scrivere
o c’è una motivazione segreta, più intima?
Ho sempre amato
scrivere da quando ero piccola, era il mio angolo segreto dove potevo inventare
tante storie diverse e avventure mirabolanti. E forse è ancora così. Dentro la
scrittura creo le storie che desidero e decido anche il loro epilogo. Molte
volte nella vita reale non si può, sarebbe meraviglioso ma altri fattori
influenzano le situazioni. Nella scrittura decido io, ed è bellissimo.
Ci parli
un po’ dei tuoi libri? C’è un tema ricorrente, un fil rouge che li lega?
Io cerco di raccontare
la vita: l’amicizia, la famiglia e l’amore. Valori per me sacrosanti. Però mi
diverte raccontare gli amori complicati, a senso unico, gli amori che spesso
non arrivano da nessuna parte. E le emozioni che ne sono la conseguenza. In
fondo Le storie felici si raccontano da sole.
Perché
questo tuo concentrarti sul mondo femminile? Forse è un tuo viaggio
interiore-esteriore?
Io amo il mondo
femminile, è pieno di cose da raccontare. Quello maschile lo trovo più banale.
E poi lo conosco meglio, riesco a interpretarne le emozioni.
E
arriviamo all’ultima tua creatura “Mi fidanzo giovedì”, Porto Seguro Editore.
In attesa di vederti nelle librerie, potresti parlarcene qui. Senza svelare
troppo, ma svelando abbastanza…
“Mi
fidanzo giovedì” è un viaggio dentro un amore che fa male. Il libro inizia
proprio con la fine di una storia e in parallelo le reazioni a questa fine che
hanno i due protagonisti cioè gli ex fidanzati. Reazioni differenti che a volte
fanno sorridere ma che sono emblematiche della diversità tra uomo e donna. E
poi ci sono storie familiari, amiche e anche la malattia. Insomma un po’ di
tutto ciò che si chiama vita. Ho sofferto quando lo stavo scrivendo, era un
periodo difficile e credo di averci messo molto di me e qualcosa della mia
famiglia.
Ciao
Ilaria, grazie. Ci vediamo in libreria…
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